Stiamo assistendo ogni giorno di più alla trasformazione della nostra realtà in una realtà smart, con obiettivo l’azzeramento degli sprechi, una migliore qualità della vita e la riduzione dei costi di gestione. Le città, grazie a smart mobility e IoT sono le grandi protagoniste di questa transizione, ma quali sono le prospettive per il mercato italiano?

Smart mobility e IoT

Nel processo di trasformazione da città a smart city, la smart mobility ha un ruolo fondamentale. Con essa anche l’IoT, internet delle cose, un sistema di servizi dinamici che permette di automatizzare la raccolta dei dati riguardanti la gestione urbana.

Per smart mobility e IoT i Big Data avranno un ruolo cruciale. Grazie all’Internet of Things sarà possibile elaborare i dati raccolti per migliorare qualità della vita, costi di gestione, ma soprattutto viabilità e trasporti.

Le principali applicazioni dell’Internet of Things per la smart mobility non si fermano a sistemi di guida autonoma, geolocalizzazione in caso di furto o assistenza immediata per le emergenze, ma si stanno affacciando sempre di più a concetti più ampi, come:

  • Parcheggi intelligenti
  • Monitoraggio del numero di veicoli e di pedoni
  • Illuminazione intelligente
  • Strade intelligenti
  • Manutenzione

Le prospettive per il mercato italiano

Seppur lentamente, anche il mercato italiano sta rispondendo all’esigenza di un cambiamento nella struttura delle città, orientato alla svolta green e sostenibile del nostro Paese. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento nell’acquisto di veicoli che consentono una circolazione più flessibile.

Sono infatti raddoppiate le immatricolazioni di veicoli elettrici e triplicate quelle di veicoli plug-in hybrid. Stanno diminuendo inoltre gli acquisti di auto di proprietà, lasciando spazio a car sharing, noleggio e leasing.

Ovviamente anche il Covid ha avuto il suo peso in questo cambiamento e continuerà ad averne anche nel periodo post pandemico.

Il distanziamento sociale ha cambiato le nostre abitudini, portandoci a scegliere una mobilità più sicura e sostenibile, come quella in bici o in monopattino, appoggiate dal Governo con il bonus bici. Per il futuro è previsto inoltre che diminuirà l’utilizzo dei mezzi pubblici in favore del car sharing.

Questo cambiamento non può essere che un bene per l’Italia. Rendere le città smart è infatti un’opportunità che il nostro Paese non può lasciarsi sfuggire.

Secondo Arun Bansal, vicepresidente senior di Ericsson, entro il 2030 l’impatto della super-connessione sul Pil dell’Italia sarà di 246 miliardi di euro (leggi l’intervista al Messaggero).

In Italia uno dei protagonisti della rivoluzione smart mobility è Geotab, multinazionale che sviluppa soluzioni incentrate sull’analisi dei dati per la gestione della mobilità.

Geotab ha creato una piattaforma IoT basata sull’integrazione e aperta a soluzioni esterne, focalizzandosi per il mercato italiano sull’elettrico, sull’area Truck per la connessione delle flotte di mezzi pesanti e sul Keyless, una soluzione che integra chiavi digitali e mobile App.

Uno sguardo al futuro di smart mobility e Iot per l’Italia, il ruolo centrale degli ecosistemi

Smart mobility e IoT sono parte di un percorso lungo ma inevitabile per la crescita del Paese e per la sua svolta green e sostenibile. In questo momento ci troviamo ancora in una fase di transizione, e per crescere sarà fondamentale non vedere il cambiamento come un sistema chiuso, gestito da pochi protagonisti, ma approcciare ad esso come a un insieme di ecosistemi.

In un ecosistema funzionante ci saranno diverse realtà che collaboreranno tra loro per rendere possibile la smart mobility in Italia, con una visione olistica che permetterà di guardare al futuro in modo più completo.

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