L’inquinamento non è prodotto solo dai gas di scarico.
Per debellare quello acustico basta un piccolo sensore.

Lotta all’inquinamento. In un’epoca in cui l’emergenza ambientale è uno dei temi di cui più si discute, quelle parole sono un comandamento scritto nell’agenda dei leader politici di tutto il mondo (o quasi). E finiscono, giustamente, per essere un caposaldo su cui costruire una Smart City a regola d’arte.

Un punto decisivo del tema è la comprensione che l’inquinamento urbano non è solo quello dei gas di scarico o delle caldaie. È anche l’inquinamento acustico. Traffico, vita notturna, lavori pubblici, cantieri: gli elementi che fanno parte dell’anatomia di una città sono una fonte naturale di rumore, che può compromettere seriamente il benessere dei cittadini.

Come intervenire

La premessa fondamentale è conoscere il problema, e i dati sono il punto migliore da cui partire. Un monitoraggio attento e preciso aiuta le amministrazioni pubbliche a capire i livelli di inquinamento acustico, e a studiare efficaci azioni di intervento. Lo strumento ideale per monitorare il rumore è un sensore come quello che abbiamo visto all’ultimo Smart City Expo di Barcellona: si tratta di un device sviluppato da Urbiotica, capace di aggregare i dati raccolti e di inviarli ad un centro di controllo.

Come funziona

Il sensore misura senza interrompersi la pressione sonora presente in una determinata area ambientale – un nodo stradale particolarmente importante, o una delle piazze più frequentate dalla movida cittadina. I dati raccolti vengono elaborati nell’arco di 1 minuto e ne viene estratto un valore medio di inquinamento sonoro, che viene poi inviato al cloud gestito dal centro di controllo.

Nella cloud il valore medio viene ulteriormente processato per ottenere un più ampio valore stabilito nell’arco di 15 minuti, e poi un nuovo nell’arco di un’ora. I tipi di valori ottenibili sono molti: si può processare i dati per avere la media del giorno, della notte, e così via.

La tecnologia utilizzata

I due tipi di tecnologia su cui si fonda la soluzione proposta da Urbiotica sono il wireless, con il quale i dati vengono inviati al centro di controllo, e il cloud che li elabora per formare di diversi tipi di aggregazione ed estrarre il valore medio. Chi controlla il flusso può farlo in tempo reale, e può disporre di diversi report elaborati dal sistema utili a definire il miglior tipo di intervento per ridurre il rumore.

A chi serve

In prima battuta il sensore serve alle amministrazioni pubbliche, per definire le migliori politiche di lotta all’inquinamento acustico. Inoltre, può essere utile anche ai cittadini: i dati infatti si prestano a essere diffusi da applicazioni web aperte a tutti, per informare chi vive la città e spingerlo a stimolare chi governa a fare qualcosa a riguardo.

IN BREVE

 

CATEGORIA SMART

 

Smart Government Smart-Enviroment

TECNOLOGIA

Wireless, cloud, software

DOVE ACQUISTARE LA SOLUZIONE

E’ una soluzione sviluppata da Urbiotica

PER CHI
 Per le PA e per i cittadini
PER QUALI RIVENDITORI

Per i rivenditori diretti alla Pubblica Amministrazione

DOVE NELLA CITTA’

B

IN TUTTA LA CITTA’

 

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