Le nuove capacità tecnologiche disponibili spingono le aziende a modificare anche le modalità di gestione del proprio prodotto. 

Non si tratta solo di investimenti in nuove tecnologie: secondo il report Moving beyond agile to becoma a software innovator, pubblicato da McKinsley, le aziende che hanno seguito attivamente l’evoluzione tecnologica sono riuscite a sviluppare meglio le capacità utili a gestire il prodotto in maniera efficiente. 

In particolar modo, le aziende che prendono in prestito il il metodo Agile dal settore tecnologico traggono i maggiori benefici. 

Cosa imparare dalle aziende tecnologiche 

La velicità di trasformazione che caratterizza il loro settore costringe le aziende tecnologiche a una continua innovazione. 

La necessità di essere celeri, come fulcro della strategia aziendale, porta a rivedere non solo l’intera organizzazione, ma ogni singola modalità di sviluppo e gestione del prodotto. 

In questo senso, il metodo Agile dà alcune linee guida importanti che possono essere prese in prestito dalle aziende di ogni settore. 

Sono principalmente tre le azioni basate sul metodo Agile che possono essere introdotte nelle aziende che vogliono migliorare la propria gestione del prodotto: 

  • Utilizzare dati e analisi in ogni livello della gestione del prodotto. 
  • Responsabilizzare i team, celebrare i loro successo, dare responsabilità crescenti ai product manager e garantire alti livelli di sicurezza psicologica. Dal punto di vista della strumentazione, chiaramente, le aziende si impegnano a garantire l’adozione dei migliori e più moderni strumenti tecnologici. 
  • Scegliere modelli operativi basati su piattaforme, anche open source, con cui progettare l’esperienza del prodotto con attenzione al cliente. 

Non si tratta di concetti nuovi, per le aziende tecnologiche. Tutte le altre, invece, sono in ritardo nell’implementare il metodo Agile in tutti gli step della propria organizzazione. 

La gestione del prodotto è un lavoro da professionisti 

La gestione del prodotto non è un compito semplice. Per questo deve essere affidato a professionisti, in grado non solo di conoscerlo e analizzarlo, ma di realizzare una approfondita analisi di dati dalle prime analisi del mercato fino alle ultime fasi. 

Le aziende tecnologiche affidano la gestione del prodotto al personale che possiede le competenze più approfondite, oltre che alle capacità di guidare i processi con fluidità. 

Ecco quindi un altro spunto per le aziende che vogliono prendere ispirazione dalle migliori aziende tecnologiche: selezionare i product manager tra i migliori professionisti, investendo sulla loro formazione e gratificazione. 

Professionalizzare la gestione del prodotto significa anche pianificare un percorso di carriera che, in alcune aziende di particolare successo, ha portato dei PM a raggiungere la posizione di CEO. 

Determinare un percorso di carriera significa introdurre ruoli e livelli, anche retributivi, scalabili per merito e competenze, gratificanti e appaganti. Ancora una volta, quindi, rientra in gioco il metodo Agile e il suo obiettivo di rimettere l’importanza della persona al centro di ogni processo. 

Dare importanza al design dell’esperienza 

L’experience design incorporato in ogni fase della gestione del prodotto, per una continua e sicura gratificazione del cliente, è un ennesimo passaggio spesso sottovalutato dalle aziende non tecnologiche. 

Le aziende che investono nell’experience design in ogni aspetto dello sviluppo del prodotto, o del servizio, superano la concorrenza del 5% a parità di altri fattori. 

Centrale, quindi, la figura del progettista dell’esperienza, un altro professionista al servizio della crescita aziendale. 

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