“CLIENTI SODDISFATTI, IMPRESE EFFICIENTI: SÌ, MA NON SOLO”
LA VISIONE DI FABIO MOIOLI

«Un tema chiave sarà dominante: la sicurezza informatica. Dovrà diventare prioritario per chi vorrà sfruttare i vantaggi delle nuove tecnologie».

«In Italia lavoriamo a numerosi progetti con grandi e piccoli player, per aiutarli nella propria competitività e nella propria crescita. È il caso, per esempio, del Gruppo Salvagnini».

«La nostra ambizione? Utilizzare la tecnologia intelligente per un bene superiore, che è la democratizzazione del suo potenziale».

Queste e altre considerazioni sono il cuore della nostra intervista a Fabio Moioli, Direttore Divisione Enterprise Services di Microsoft.

Come vede lo sviluppo dell’internet of Things nei prossimi 24 mesi in Italia?

Vediamo i prossimi mesi come strategici perché, anche grazie al piano Industria 4.0 del Governo, le nostre imprese potranno approfittare delle tecnologie convergenti dell’Internet delle Cose, del Machine Learning e dell’Intelligenza Artificiale per aumentare la propria competitività.

Mi riferisco in particolare alle imprese del settore manifatturiero, che in Italia rappresentano ben il 20% del PIL nazionale e in cui il mercato dello Smart Manufacturing lo scorso anno valeva già 1,2 miliardi di euro, un valore significativo che rappresenta poco meno del 10% del totale degli investimenti industriali complessivi (10-12 miliardi di euro), trainato in particolare da grandi aziende di macchinari e dell’automotive.

C’è un tema chiave su tutto che dominerà questa accelerazione dell’Internet of Things ed è quello della sicurezza informatica. Alla base di ogni iniziativa tecnologica in azienda, dovrà esserci una chiara focalizzazione sui temi della security & privacy, sempre più strategici in scenari dove grandi quantità di dati, spesso sensibili e strategici per l’azienda, sono utilizzati per poter abilitare scenari di grande impatto sul business. Il tema della sicurezza, spesso finora posto in maniera secondaria, nei prossimi mesi dovrà diventare la priorità per ogni organizzazione che vorrà sfruttare tutti i vantaggi delle nuove tecnologie.

 

Qual è lo stato dell’acquisizione delle tecnologie IoT da parte delle imprese italiane?

In Italia stiamo lavorando su numerosi progetti molto interessanti con grandi e piccoli player, che stanno già beneficiando dell’Internet delle Cose per migliorare la propria competitività e accelerare la propria crescita.

Un esempio emblematico dell’utilizzo delle tecnologie di cui sopra e di grande attenzione alla tematica della sicurezza è rappresentato da Salvagnini, leader nella progettazione, produzione e vendita di macchine per la lavorazione della lamiera. Il Gruppo ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale insieme a Microsoft, facendo leva sulle potenzialità del Cloud Computing, dell’Internet of Things e del Machine Learning per integrare servizi intelligenti nei propri macchinari e far evolvere la relazione con i propri clienti in una logica di collaborazione. Salvagnini ha infatti deciso di puntare sull’Internet of Things per integrare nei propri macchinari servizi di monitoraggio e assistenza da remoto, in grado di migliorarne l’efficacia in ogni fase della produzione. Il Gruppo punta ad ottimizzare la raccolta di dati provenienti dal parco macchine e a trasformarli in informazioni strategiche sulle performance, allo scopo di anticipare anomalie ed evitare malfunzionamenti. Grazie a questo tipo di analisi è possibile inoltre identificare aree di miglioramento e abilitare il perfezionamento dei macchinari in relazione alle specifiche destinazioni d’uso dei clienti, ottimizzando così il processo di sviluppo dei prodotti per consolidare il  vantaggio competitivo. 

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Nello specifico, nell’ambito del progetto LINKS di Salvagnini, vengono elaborati migliaia di «eventi» al giorno per ogni sistema e campionate numerose variabili di processo ogni dieci secondi. Grazie alla condivisione dei dati ricevuti dalle macchine, è possibile monitorare costantemente i parametri di funzionamento, con il vantaggio di poter attivare interventi che riducono il rischio di fermo macchina e determinano un progressivo miglioramento dell’operatività complessiva. Si punta quindi ad un servizio non più meramente reattivo, ma proattivo che consenta di attivare azioni prima della rottura della macchina. Il target del futuro prossimo è la manutenzione predittiva e si sta già lavorando alla correlazione tra eventi, alla definizione di comportamenti “normali” e alla definizione di modelli predittivi con l’obiettivo di ottimizzare la gestione complessiva della manutenzione.

Il progetto fa leva sulla piattaforma cloud Azure di Microsoft, che consente a Salvagnini di gestire il servizio in modo flessibile, scalando in base ai picchi di utilizzo, avendo garanzia di business continuity e disaster recovery e potendo fare affidamento su massima sicurezza e privacy.

Quali sono i progetti di Microsoft Italia per l’espansione dell’IoT per il segmento business?

Per raggiungere l’obiettivo ambizioso di incontrare in un anno 10mila imprese, avvicinarle al tema dell’Internet delle Cose e supportarle nell’immaginare l’evoluzione del loro business, a metà del mese di febbraio abbiamo inaugurato il nuovo Microsoft Technology Center, all’interno della Microsoft House.

Il nostro intento è far sì che con i nostri strumenti, i nostri software intelligenti e la straordinaria potenza delle nostre capacità di calcolo su cloud globale possano potenziare e ampliare le nostre possibilità, a beneficio di tutti.

Siamo consapevoli che la tecnologia intelligente cambierà il modo di fare business, realizzare prodotti nuovi e migliori, creare organizzazioni più forti ed efficienti e migliorare il servizio ai clienti a livello globale.  Ma la nostra ambizione è ancora più vasta: in Microsoft [inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]ci stiamo impegnando a utilizzare la tecnologia intelligente per un bene superiore, che è la democratizzazione del suo potenziale[/inlinetweet].

 

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