Si sente spesso parlare di deep web e dark web, web sommerso, internet sommerso o internet segreto: in effetti ci sono moltissime teorie e spiegazioni più o meno varie di cosa sia, ma vediamo insieme cos’è e come ci si arriva.

L’iconica immagine dell’iceberg

deep web

Non esiste articolo sul deep web dark web che non abbia al suo interno l’immagine di un iceberg (e noi potevamo essere da meno?), ma il motivo è molto semplice: è l’unica immagine che rende davvero l’idea di cosa significhi accedere alla parte più segreta del web.

Le centinaia di migliaia (se non di milioni) di risultati che ci appaiono ogni giorno quando facciamo una ricerca su Google o su qualsiasi altro motore di ricerca sono solo la punta dell’iceberg di internet, la sola superficie: tutto il resto fa parte del deep web e del dark web.

Cosa si intende per Deep web

Il Deep Web – anche chiamato deep internet o internet profondo– è quella parte di internet che viene definita nascosta, ovvero non indicizzata, che solitamente non può essere raggiunta.

Per capire meglio che cos’è l’internet nascosto (o web nascosto) bisogna quindi spiegare il concetto di indice e indicizzazione: l’indicizzazione è una procedura automatica che viene eseguita ogni qualvolta un nuovo sito viene creato sul web.

Il sito viene registrato e memorizzato in un database e tutto ciò che è memorizzato in un database può essere facilmente trovato tramite una semplice ricerca sul browser, utilizzando delle parole chiavi.

Ma quindi come è possibile che ci sia una parte di internet non accessibile ad alcun motore di ricerca conosciuto (Google, Yahoo, Edge, etc.)? È semplice: basta non far indicizzare automaticamente un sito personale andando ad inserire una stringa di codice che può impedire al motore di ricerca di indicizzare quella determinata risorsa o contenuto.

COSa è IL DEEP WEB E COME SI ACCEDE

Il 90% dei siti web fa parte del deepweb: sembra un’affermazione provocatoria perché da sempre utilizziamo il termine deep web con un’accezione negativa, ma non è così.

Abbiamo detto che per accedere a una pagina deep web è necessario conoscere l’indirizzo preciso della pagina che si vuole raggiungere e delle credenziali di accesso: non serve altro, a differenza del dark web, di cui però parleremo dopo.

Ma nel deep web cosa si trova? Perché sentiamo parlare di pericoli nel deep web? All’interno del deep web si trovano pagine ad accesso limitato che fanno parte del private web, come le pagine di account personali dei siti, la pagina di posta elettronica personale, pagine di banche e via dicendo.

Ma, come avrete intuito, non si trovano soltanto questo tipo di risorse sicure: esiste infatti un’altra parte di internet ancora più nascosta, chiamata dark web, nella quale sono presenti invece atti di scambio o di vendita di materiale illecito.

Cos’è il dark web

Possiamo definire il dark web – detto anche dark internet o web segreto – come un sottoinsieme del deep web molto più pericoloso: il Dark Web indica infatti tutti i contenuti che fanno parte delle darknet (reti oscure) e per accedervi non basta solo conoscere gli indirizzi esatti.

Per accedere alla parte di internet più dark è necessario utilizzare specifici software che consentono una navigazione anonima entrando con la rete “TOR”, un sistema di anonimizzazione che nasconde il proprio indirizzo ip e la propria identità nella rete.

Il dark web si compone di pagine con un dominio .onion, pagine ospitate su server tramite il protocollo TOR, sviluppato dagli agenti di sicurezza statunitensi per poter comunicare tra loro in modo sicuro e immune da eventuali attacchi hacker alle informazioni più preziose.

Non si può dunque accedere al dark web con un normale browser, a differenza del normale deep web, ma è necessario l’uso di TOR Browser, un browser gratuito che permette la navigazione anonima.

Quindi il darkweb può essere (ed è) una parte molto pericolosa dell’internet, poichè vi si è trovato qualsiasi materiale o atto illecito, dal traffico di droga alla vendita di servizi di hacking, dai software pericolosi ai farmaci e siti truffaldini.

Cosa si rischia ad entrare nel deep web

deep web

Il deep web, se confrontato con il dark network, non è molto pericoloso, dato che si tratta esclusivamente di una parte di internet solo un pò più difficile da raggiungere.

L’unico rischio che però si dovrebbe tenere in considerazione è quello di poter subire attacchi informatici, che hanno lo scopo di accedere alle proprie informazioni personali per poter rubare tutti i dati di account o altri ancora più importanti.

Uno dei metodi quindi più sicuri da usare per proteggersi dall’esposizione a questi rischi è l’utilizzo delle VPN, oltre all’utilizzo anche di password difficili da scoprire.

Quindi investire su una buona VPN a pagamento – ne parliamo anche qui – è caldamente consigliato, così da potersi proteggere a 360°, soprattutto se si utilizzano anche reti Wi-Fi pubbliche.

L’uso di VPN non gratuite spesso risulta efficace anche contro potenziali attacchi di phishing (che sono ancora più pericolosi): oggi proteggersi durante l’utilizzo della rete è diventato quasi essenziale, e risulta molto più semplice grazie all’uso di vpn.

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