Sotto la Torre Pendente il CNR guida progetti per un futuro Smart

Quando si pensa a una Smart City, si mette in azione un riflesso che la identifica con una grande metropoli. Il pensiero corre a New York, a San Francisco, a Barcellona, a Londra, a Milano; agglomerati urbani consistenti, spesso quasi sterminati, dove ci sono spazi e risorse per ospitare il futuro.

Quel pensiero non è sbagliato, perché i fatti ci dicono che molte delle soluzioni più innovative sono presenti e attive proprio in quei grandi centri. Ma è incompleto, perché l’estensione geografica nulla centra con l’essere o non essere una Smart City.

Un esempio italiano

Pisa, dove la Torre pende. Verso il futuro.

La prova dell’incompletezza di quella visione è una delle città italiane più note e caratteristiche. Si tratta di Pisa, poco meno di 90mila abitanti, 185 km quadrati di superficie. Roma, per capirci, è sette volte più estesa; in pratica, per dimensioni e popolazione la cittadina toscana non ne è che un quartiere. Eppure, Pisa ha una fortissima identità Smart, radicata nel presente e proiettata nel futuro. In un’area di 130mila metri quadrati il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) guida nuovi progetti e applicazioni d’avanguardia nel settore tecnologico. L’attività coinvolge 13 istituti, i laboratori di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna, dell’Enea, di Ericsson e della Fondazione G. Monasterio.

Cosa bolle in pentola

Realizzare il paradigma Smart City: migliorare la vita dei cittadini.

L’elenco dei temi Smart è corposo: building, parking, navigation, badge, shared mobility, cloud. Ognuno di questi ambiti è l’elemento di un affresco che ritrae l’ambiente urbano come dovrà essere secondo il paradigma Smart City. E cioè, una visione economica e sociale dove le tecnologie d’informazione e di comunicazione lavorano in funzione della conoscenza, ingrediente principale della competitività. Competere, ovviamente, non è attività fine a se stessa. L’obiettivo ultimo è quasi ovvio: migliorare la vita dei cittadini. Il CNR coordina le attività per rendere realtà, in tempi stretti, realtà quali i contatori intelligenti, gli edifici a consumi energetici praticamente nulli e i sistemi di trasporto Smart.

L’ingrediente essenziale

C’è una ricetta definitiva, per arrivare a tutto questo? Se sì, è fatta di tenacia e di passione. E anche di dialogo, in particolare quello tra le aziende dell’IT e le pubbliche amministrazioni. È con il costante e preciso scambio di informazioni tra questi due poli – entrambi fondamentali – che una Smart City può prendere vita nella sua forma più compiuta. E mostrare tutto il proprio fascino.

E la tua Smart City, è piccola o grande?

Write A Comment