Movibell

La start-up milanese punta la sua app sull’Iot e sulla Pubblica Amministrazione

Domotica e servizi urbani: sono questi i settori su cui Movibell allarga la propria azione, con un ventaglio di nuove funzioni disponibili sull’app per dispositivi mobili. Nata dall’esperienza dei laboratori Posytron, la start-up è una delle realtà italiane più dinamiche nel mondo tech: Alberto Muritano, fondatore e amministratore delegato, ha raccontato a Futura le novità di prodotto. E ci ha detto anche quanto fare innovazione in Italia possa essere allo stesso tempo stimolante e complicatissimo.

Il rapporto con il cliente è centrale, e ci aiuta a scoprire cose che non immaginavamo

Quando è nato il progetto Movibell?
Alla fine del 2013. L’app è poi apparsa nel 2014, per iOS e Android: si tratta del 95% del mercato del mobile, e abbiamo voluto concentrarci anzitutto lì. Più avanti la svilupperemo anche per Windows Phone.

Dal mobile marketing di prossimità, quindi da funzioni che consentono di interagire con punti vendita, alla demotica e ai servizi urbani: perché questo allargamento delle possibilità di Movibell?
Perché la declinazione da un aspetto più commerciale a uno più di servizio incentrato su Internet of Things e su Smart City era già nei nostri piani dall’inizio. Siamo partiti da un target retail, ma con l’obiettivo di estenderci il prima possibile ad altri campi con una piattaforma flessibile, che ci consentisse anche di scoprire cose che non avevamo immaginato. E ciò, puntualmente, è avvenuto.

Ci racconta come?
Il merito è di una casa farmaceutica che ci ha chiesto di usare l’app in un modo diverso da quello pensato all’inizio. Per noi era uno strumento che aiutava l’utente a scoprire punti vendita di ogni tipo – farmacie, negozi di abbigliamento, cose così – e interagire con essi. L’azienda di cui parliamo ci ha invece chiesto di usarlo in modo da promuovere loro prodotti come un media digitale per il mobile. Mi spiego meglio. L’azienda è presente in 10mila delle 18mila farmacie presenti sul territorio e mappate dall’app, e ci ha chiesto di creare 10mila canali in modo che non fosse la farmacia a promuovere all’utente un loro prodotto, ma loro stessi. Abbiamo quindi caricato circa 10mila intention radar, uno strumento che permette all’utente, una volta nei pressi di una farmacia in cui fosse attiva la promozione, di ricevere una notifica push. In pratica, è come se una persona fosse fuori dalla farmacia medesima a distribuire un volantino o un manifesto. Si tratta di una funzionalità molto evoluta, perché l’intention radar opera su un target profilato e si rivolge direttamente al singolo.

Veniamo alle Smart City: come funziona Movibell?
Gli utilizzi possibili sono due. Il primo riguarda il turismo: attraverso canali geolocalizzati l’utente può scoprire punti di arte e di cultura, interagire con musei, conoscere informazioni dettagliate sui monumenti vicino ai quali sta passando, sulle opere presenti in una pinacoteca. E può essere informato sugli eventi a sfondo culturale che si tengono in città. L’altro utilizzo consente invece di collegarsi a sensori smart per ricevere informazioni sul territorio; per esempio,si accede al canale di una centralina pubblica per conoscere lo stato dell’inquinamento atmosferico. In generale, l’app consente di seguire i canali degli oggetti intelligenti predisposti dalla Pubblica Amministrazione, per essere informato sulla somministrazione di energia, sullo stato della viabilità, sul funzionamento di telecamere di sicurezza. Cose di questo tipo.


Quanto all’Iot, cosa si può fare con l’app?
Gestire gli oggetti intelligenti presenti in casa. Com’è facile intuire, si può gestire la lavatrice, il forno, il cronotermostato. In sintesi, tutti quegli elettrodomestici che siano predisposti a un controllo da remoto attraverso un dispositivo mobile.

Ma cosa accade se per l’elettrodomestico esiste un’app sviluppata dal produttore?
Dipende. Se è un’app basata su un sistema aperto, è possibile sovrapporre Movibell all’app proprietaria. Se invece si tratta di un sistema chiuso, è necessario per usare la nostra app che noi troviamo un accordo con il produttore.

Le città devono essere davvero intelligenti: solo così può esserci una vera interazione con l’utente

Una cosa cui tenete molto è presentare Posytron come una digital factory tutta italiana. Com’è fare innovazione tecnologica nel nostro Paese?
È faticoso. Ci occupiamo di cose che altrove sono vissuti come standard quotidiani, mentre qui c’è l’idea che si tratti di soluzioni futuristiche. Quando parliamo con possibili nuovi clienti o con le Pubbliche Amministrazioni e illustriamo loro alcune idee, sembra di raccontare un futuro alla Blade Runner. Ma va anche detto che c’è molto interesse, soprattutto da parte dei clienti che vogliono fare business con il mobile. Il nostro compito è accompagnarli verso la comprensione di ciò che offriamo, e di come ciò possa migliorare il loro lavoro. Sul fronte pubblico, invece, c’è molto da fare.

Cosa, esattamente?
Rendere le città davvero intelligenti, mettendo a disposizione i dati per consentire una vera interazione. Che è poi lo scopo della nostra app: consentire servizi avanzati, non una copia sul smartphone di quanto trovo sul web di un’amministrazione pubblica. Purtroppo siamo indietro, in Italia. Le faccio un esempio: i parcheggi. Io posso sapere quanti sono in una città, dove sono e come raggiungerli; ma non posso sapere se ci sono posti liberi. È questo il tipo di interazione che chiediamo, e per questo è necessario che dal versante pubblico ci sia uno sforzo in più.

E tu, pensi che Alberto abbia ragione?

CATEGORIA SMART

Smart Living Smart Government

TECNOLOGIA

App, mobile, IoT

DOVE ACQUISTARE LA SOLUZIONE

Movibell è disponibile su iTunes Store e su Google Play

PER CHI

Per tutti i cittadini della Smart City

PER QUALI RIVENDITORI

Per rivenditori diretti all’utenza finale e per la Pubblica Amministrazione

DOVE NELLA CITTA’
B

In tutta la città

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