Laser, video, interazione, musica: a Milano in scena il concerto del futuro

Un cubo centrale al centro di tutto; oltre 100 fari piazzati agli angoli estremi della piazza nei punti focali dell’installazione, 250 postazioni laser, oltre 400 specchi distribuiti sulla vetta dei grattacieli. Insomma, un set futuristico che ha trasformato uno dei luoghi più in voga di Milano (piazza Gae Aulenti, cuore di Porta Nuova) in un mondo di musica e futuro. La prima è stata quella dei Negramaro, dei Bluevertigo e di Fat Boy Slim; l’altro è stato incarnato dal nuovo smartphone di Galaxy.

Il produttore coreano ha presentato il nuovo S7 con un evento intonato alla filosofia della Smart City: rendere le città centro di innovazione; in questo caso, applicata agli spettacoli. A Milano, infatti, è andato in scena il primo laser show mai realizzato Europa. L’obiettivo era anticipare una modalità del tutto nuova di offrire contenuti e di condividerli, abbattendo le distanze tra gli artisti e il pubblico.

 

Cosa è successo

In piazza c’erano circa 20mila persone, cui si sono aggiunti circa mille utenti per la diretta Periscope. Lo show è cominciato con un colpo che ha dato via a lanci di laser, di onde sonore e alla proiezione di video a 360 gradi (funzione che caratterizza fortemente il nuovo Galaxy S7). Spinti dalla musica, i laser e le luci hanno stabilito connessioni con i punti principali della nuova area milanese: i grattacieli di di Porta Nuova, del Bosco Verticale e di Solaria, la sede della Regione e la torre Unicredit.

Innovazione e tradizione

I grandi della musica incontrano il futuro

Il cubo al centro della piazza ha fatto da palco e da punto di proiezione per le decine di riprese dell’area, mostrata praticamente in ogni sua sfaccettatura. Sugli schermi ai lati del cubo stesso passavano le immagini e non era difficile immaginare che quello potesse essere la prima esperienza di un palcoscenico del tutto nuovo, da ripetere in futuro.

In questa vena innovativa si è innestata una radicata tradizione musicale, a partire dai 12 minuti di suoni che hanno accompagnato il city laser show, composti per l’occasione da Andro (Andrea Mariano, tastierista dei Negramaro) e impreziositi poi dalle percussioni di Sergio Carnevale (batterista dei Bluvertigo), dal violino di un’icona quale Mauro Pagani (ex Pfm e grande collaboratore di Fabrizio De Andrè), e dal beat di Lele Sacchi. E infine, dal dj set di un gigante degli anni ’90, Fatboy Slim.

Ci sarai anche tu, al prossimo show?

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