NASCE IL NETWORK NAZIONALE
PROMOSSO DAL MINISTERO

INDUSTRIA 4.0
OLTRE GLI INCENTIVI

UNA RETE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE

L’OBIETTIVO:
UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA

La promozione politica del piano Industria 4.0 va ben oltre gli incentivi fiscali.

Ciò che si vuole è affermare una nuova cultura di impresa, per diffondere sul territorio i benefici delle nuove tecnologie.

Per farlo, è stato presentato al ministero dello Sviluppo Economico il Network Nazionale Industria 4.0.

Protagonisti dell’evento sono stati il ministro Carlo Calenda – il papà del Piano per l’affermazione della trasformazione digitale 4.0 – e i vertici di Unioncamere, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato e Cna.

COS’È IL PIANO INDUSTRIA 4.0?

Introdotto dal Governo Renzi nel settembre 2016, il Piano Nazionale Industria 4.0 è formato
da una serie di provvedimenti pensati per incentivare tramite investimenti privati lo sviluppo dell’
industria 4.0.

Grazie ad agevolazioni e sgravi fiscali di varia natura, il piano vuole premiare le aziende – in particolare le micro imprese,
le PMI e le startup innovative – che investono con forza in ricerca e sviluppo.

Il valore degli incentivi è di 13 miliardi di euro.

UNA RETE DI PUNTI DI SVILUPPO

Network, si sa, significa rete. Questa serve ad accompagnare le imprese in un futuro targato 4.0.
I punti che la costituiscono sono diversi:

  • competence center nazionali, in cui si fa alta formazione e si sviluppano progetti di ricerca industriale (anche a livello sperimentale)
  • 77 Pid (Punti di Impresa Digitale) di Unioncamere, dai quali diffondere localmente la conoscenza di base sulle tecnologie
  • 100 digital innovation hub. A sua volta, si tratta di una «rete nella rete» che intreccia 21 Dih di Confindustria, 30 di Confartigianato, 28 di Cna. Ad essi si aggiungono i 21 «ecosistemi digitali di innovazione» di Confcommercio.

Qui ci si occupa di formazione avanzata su tecnologie e soluzioni specifiche, e di consolidare e coordinare le strutture di trasformazione digitale e i centri di trasferimento tecnologico

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UN CAMBIO DI MARCIA

Il Network Nazionale Industria 4.0, come abbiamo anticipato, vuole fare cultura seguendo due principali strade:

  • La diffusione tra le imprese della conoscenza dei veri vantaggi dell’investimento in tecnologie dell’Industria 4.0
  • L’affiancamento delle stesse imprese nel comprendere la propria maturità digitale, individuando le aree sulle quali sarà prioritario intervenire.

LE PAROLE DI CARLO CALENDA

Ecco come il ministro dello Sviluppo Economico ha commentato la nascita del Network:

«È un altro pezzo molto importante del Piano nazionale di industria 4.0 che si realizza, centrato sulle competenze e su come strutturarle. Facciamo una cosa che in Italia è abbastanza complessa: lavoro di squadra.

Industria 4.0 è ancora poco conosciuta da gran parte delle aziende italiane. Abbiamo messo in campo strumenti di supporto tecnologicamente neutrali e automatici, per recuperare il gap di cui soffriamo rispetto ad altri paesi in questo campo, soprattutto verso la Germania. Il piano è frutto di un lavoro fatto da un’ampia cabina di regia, ascoltando i desiderata delle imprese, e ha tra le sue caratteristiche la dimensione, tale da spostare gli equilibri, e la velocità di strumenti immediatamente utilizzabili, vista la necessità di recuperare.

È un piano che funziona bene per le Pmi, che trovano gli strumenti per accelerare il loro processo di crescita. In questo quadro il piano sui competence center, pochi e selezionati, è alla Corte dei conti e contiamo di renderlo pubblico entro la fine del mese. Con i competence center identifichiamo alcune eccellenze italiane, mentre con i digital innovation hub e i Punti impresa digitale, presìdi di prossimità, l’obiettivo è di essere vicini alle imprese».

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