C’è stato un tempo in cui le parole libertà e lavoro non andavano d’accordo. L’una negava l’altra: laddove c’era lavoro, infatti, non poteva esserci libertà. Non parliamo ovviamente di schiavismo (che non è lavoro, dopotutto), ma di un’idea secondo la quale ciò che «nobilita l’uomo» in realtà lo rinchiudeva in una gabbia di obblighi formali. Primo tra tutti, dover essere presenti in un luogo preciso.

L’evoluzione tecnologica ha cambiato le cose. Come un buon agente diplomatico ha preso la libertà e il lavoro e li ha fatti sedere al tavolo della pace. Anzi, di più: li ha resi alleati nell’affermare un nuovo paradigma dei tempi contemporanei, espresso da un’equazione. E cioè libertà + lavoro = smart working.

Non ci sarebbe stata evoluzione tecnologica senza la necessaria spinta innovativa, che nel caso di HP non si è fermata al miglioramento dell’esistente. La casa americana ha ragionato su come ridisegnare le forme dei prodotti per incontrare le esigenze dei clienti. «La velocità è la nuova ‘valuta’ del business, spingendo le aziende a fornire ai propri dipendenti strumenti che permettano di lavorare ovunque, in ogni momento e su qualsiasi dispositivo» ha detto Marc Benioff, Chairman e CEO di Saleforce. La citazione non è peregrina, poiché l’azienda ha contribuito alla realizzazione del nuovo prodotto immesso sul mercato da HP: Elite x3.

L’apparenza dice che è uno smartphone; la realtà, ben più complessa e affascinante, dice invece che è un pc a tutti gli effetti, con una docking station che abilita il lavoro in ogni luogo e situazione. Il sistema operativo è Windows 10 mobile, che racchiude diversi assetti (telefono, tablet, laptop e pc desktop) in un unico dispositivo. Per Dion Weisler, Presidente e CEO di HP, «Elite x3 è una piattaforma mobile rivoluzionaria, che unisce mobility e computing in maniera significativa. Con la forza dei nostri partner stiamo trasformando il settore e rendendo la promessa della produttività in ambito mobile una realtà per i clienti».

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I professionisti di oggi, infatti, si aspettano uno stile di computing diverso. Eppure, per lavorare sono ancora costretti a navigare tra tecnologie e dispositivi diversi. Elite x3 – realizzato da HP con le competenze dei partner di canale e le più recenti innovazioni di Microsoft, Qualcomm Technologies Inc. e Salesforce – offre un prodotto profondamente innovativo.

Un’esperienza unica
Elite x3 offre un’esperienza di computing unica, basata sulla potenza del processore Qualcomm Snapdragon 820, su Windows 10 Mobile con Windows Continuum, su HP Desk Dock e Mobile Extender (opzionali). La Desk Dock, in particolare, offre la piena esperienza di un desktop ottimizzata per Elite x3. Sono inclusi una DisplayPort per il collegamento a un monitor esterno, due porte USB-A e una USB-C per la gestione della continuità operativa e una porta Ethernet per l’eventuale lavoro anche dalla scrivania. La Desk Dock garantisce una comoda angolazione di visuale quando si è seduti alla propria scrivania.

HP Mobile Extender, poi, crea l’esperienza di un laptop con uno schermo quasi privo di cornice, da 12,5 pollici e dal peso di circa 1 kg. I dati non vengono salvati sul Mobile Extender, ma tutte le app, le password e i file sono salvati e gestiti da Elite x3.

A ciò si aggiunge HP Workspace, un’app-catalogo progettata da HP per consentire un facile accesso alle applicazioni virtuali. L’app crea un PC virtuale su Elite x3, con cui gli utenti possono accedere a cataloghi aziendali di app x86 tramite una soluzione virtuale.

Infine, Saleforce. La piattaforma è presente sul dispositivo, e stabilisce un nuovo standard per il CRM, permettendo agli utenti di gestire i propri business dai loro dispositivi mobile lavorando nel cloud, restando così aggiornati in tempo reale su qualunque dato ci cui ci sia necessità.

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